Elvio Marchionni nasce a Spello nel gennaio del 1944.
Frequenta l’Istituto d’Arte Bernardino di Betto di Perugia dove approfondisce le tecniche pittoriche medioevali. Comincia a dipingere prestissimo con un incessante sperimentare tecniche per raffigurare e rappresentare l’armonia della persona interiore con quella esteriore che vive e combatte nel reale.
Gli studi all’Accademia e le esperienze presso illustri personalità della cultura e del restauro e conservazione di dipinti antichi, conducono il suo dipingere ad una consapevolezza del passato come essenza ed estensione nel futuro. Fin dalle prime mostre avvenute negli anni ’70 è evidente lo studio degli antichi maestri fino a sperimentare la materia logorata dal tempo e dalle intemperie. Marchionni dal ruvido intonaco estrae la figura, la sua idea del bello: simmetria, equilibrio tra masse, forme, linee e colori.
Studia i classici, le proporzioni divine dei grandi maestri, conosce l’arte del dopoguerra e le avanguardie venute dall’America negli anni ’60. Il suo colloquio con i protagonisti della pop art fino alla transavanguardia è evidente anche se lui però non estremizza con colori squillanti, tutto è soffuso, lieve, ma tuttavia innegabilmente presente.
Nel 1978 soggiorna a Parigi dove incontra il famoso pittore Mario Tozzi diventandone il discepolo prediletto e stringendo con lui un sodalizio artistico così importante da potersi considerare l’esperienza formativa fondamentale della sua vita e di tutta la successiva produzione che porterà Marchionni a diventare, vent’anni dopo, uno dei massimi affreschisti esistenti oggi al mondo.
Negli anni ’80 espone a Parigi, Madrid, in California e ad Heidelberg.
Celebra gli “strappi” per la prima volta nel 1981 a Foligno, le tonalità del supporto che si armonizzano esaltando il soggetto, danno all’insieme il mistero di un’opera astratta, ma leggibile.
Nel 1989 realizza quattro formelle per la Cappella del Sacramento in S. Maria Maggiore a Spello. Nel ’90 espone a Foggia, Belluno, Brindisi.
In questo periodo si trasferisce nel suo nuovo studio e in questo spazio il suo rapporto con il “tempo” assume connotazione particolare: il fascino delle pietre, i colori della calce e della muffa, la continuità della memoria del passato con la realtà del presente trovano via nella realizzazione dei pavimenti.
Nel ’99 diventa parte del gruppo di Art’è per cui esegue l’illustrazione di libri come le storie e i fioretti di S. Francesco, l’Iliade, i Vangeli, il Decamerone e l’Orlando Furioso.
Con la mostra alla rocca di Vieste del 2004, la ricerca estetica ritorna al simbolismo e al disegnato. Ad Accadìa e a Foggia espone in due mostre intitolate “Strappi” utilizzando come supporti esclusivamente gli intonaci vecchi, strappati nelle case abbandonate dell’Umbria e dell’entroterra foggiano. Sempre in questo periodo organizza la “Bottega d’Arte Opus” in cui si formano nuovi giovani artisti, e sperimenta nuove tecniche di raffigurazione tridimensionale avvicinandosi alla scultura dei bassorilievi.
Nel 2006 riceve dal Vescovo di Foligno l’incarico per decorare l’abside della chiesa di Scopoli e della cappella del Sacramento al Duomo di Foligno.
Nell’agosto del 2009 si materializza un altro progetto che Marchionni ha a lungo pensato ed elaborato, la creazione della Fondazione Elvio Marchionni.
“Le sue opere appaiono come frammenti di pittura murale, “strappi” di affreschi e di memorie filtrati e consumati dal tempo. Le immagini si confondono tra figure e oggetti, tra materia e cancellatura avvolte da una luce irreale trasparente. Con la sua ricerca fonde la lezione della maniera pittorica tradizionale con le esigenze di una moderna sensibilità estetica” (Carmine Siniscalco). “Marchionni interroga la materia, tentando di ricostruire l’azione creativa del tempo con un’abilità fuori dal comune che gli permette di padroneggiare, con rara maestria, tecniche e procedimenti creativi” (Fabio Lazzari).
Principali mostre e partecipazioni (recenti)
1981 – Palazzo Trinci, Foligno 1982 – Schola dell’Arte de’ Tiraoro e Battioro, Venezia 1984 – Gall. Melozzo, Forli 1986 -Gall. Persepolis, Palma de Mallorca 1987 – Rocca, Umbertide
– Sala delle Volte, Assisi
1988 – H.S. Kunst Galerie, Heidelberg
1989 – Gall. al Carmine, Padova
– Gall. Il Fante di Quadri, Napoli
1990 – Palazzo Crepadona, Belluno
Gall. l’Ariete, Bologna
Palazzo Reale, Monza
1991 Chiesa di S. Gerolamo, Cremona
Gall. Stoà, Foggia
1992 Gall. Guidi, Genova
Galleria d’Arte Moderna, Bergamo
1993 Gall. Vendóme, Parigi
Gall. d’Art Contemporaine, Dinard
Elvio Marchionni. “Frammenti”, Gall. dei Greci, Roma
1997 Elvio Marchionni e Milan Goldsmiedth, Gall. Stoà, Foggia 2000 – “Strappi”, Villa Fidelia, Spello – Rocca Paolina, Perugia
– Sala Consiliare, Foggia
Bibliografia essenziale
Elio Marciano, Marchionni, Editrice Magalini, Brescia 1981; Paolo Levi-Enzo Di Martino, Marchionni, Editrice Magalini, Brescia 1982; Franco Solmi-Marilena Pasquali, Marchionni, “Strappi immaginari”, Centro Sala, Modena 1983; Franco Solmi, La Memoria del Presente, Galleria Melozzo, Forlì 1984; Paolo Levi, Marchionni, Tempo sensibile, Ed. 0 Soiatti, Navara 1987; Rornberg, Marchionni, Grafica, Ed. Arte Etic Grafica, Latina-Cori 1989; Marcello Venturoli, Marchionni, G. Calcagni Ed., Venezia Mestre-Petruzzi Ed., Città di Castello 1990; B. Lesmo, Elvio Marchionni. “Strappi”, Chiesa di S. Gerolamo, Cremona 1991; AA.VV., Elvio Marchionni, “Strappi immaginari”, Galleria Stoà, Foggia 1991; Domenico Guzzi, Elvio Marchionni. “Frammenti”, Ed. Galleria dei Greci, Roma 1993; Stefania Orrù (a cura di), Marchionni, “Strappi”, Comune di Spello, Spello 2000.